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La macchina da cucire antica

La macchina da cucire è stata un’invenzione che ha rivoluzionato le tecniche di cucitura, la data della sua nascita è controversa ma di certo i primi brevetti si possono collocare nella seconda metà del 700 durante la rivoluzione industriale. Le prime soluzioni che hanno permesso che la macchina da cucire si affermasse nelle case risalgono a fine ‘800.

I primi modelli di macchine da cucire antiche erano tutti azionati a mano, dove una manovella, collegata al volano, sulla destra della macchina da cucire, imprimeva il movimento all’ago, alla spoletta e al trasporto del tessuto. Con la manovella si azionava il funzionamento della macchina, mentre con la mano sinistra si guidava il tessuto sotto l’ago.

Le macchine da cucire ebbero una grande evoluzione e sino agli anni ’50 furono protagoniste nelle case, dato che non era presente una produzione industriale di abiti o biancheria, ma erano lavori di cui si occupavano le donne di casa.

Le macchine da cucire, anche se dalla metà degli anni ’50 hanno diminuito la loro presenza nelle case, è altrettanto vero che le loro abilità, ma anche la loro praticità e manegevolezza, sono decisamente migliorate sino ad arrivare a modelli digitali di grande precisione.

A partire dai modelli a manovella sino a quelli elettrici il salto di qualità, lungo oltre 100 anni, è davvero notevole per il loro utilizzo, eppure la macchina da cucire antica sta tornando di gran moda nelle collezioni e come oggetto di arredamento dal design vintage.

Le prime macchine da cucire furono a manovella, poi a pedale, dove il movimento si otteneva con l’oscillazione di in pedale collegato da una a cinghia che produceva il movimento. Poi con le macchine elettriche la semplificazione fu notevole, dove il comando di azionamemto era con un pedale da premere o con barra da spostare verso destra col ginocchio, tutte soluzioni che permettevano alle mani di essere libere di guidare il tessuto da cucire.

 

L’impiego della macchina da cucire ha decisamente migliorato e velocizzato la produzione di indumenti e tele. Il costo di produzione si abbassò al punto tale da portare alla creazione dei primi nuclei industriali di produzione in serie.

Un boom che si registrò a metà degli anni ’50 dove la moda pronta, portò le donne di casa ad abbandonare la sartoria fai da te e ad affidarsi ai vestiti già confezionati. Questo ha portato inevitabilmente ad un utilizzo sempre meno frequente delle macchine da cucire che molti hanno trasferito in soffitta tra gli oggettiin disuso, ma attualmente queste macchine antiche sono tornate di moda come oggetto vintage.

L’industria della macchina da cucire è nata sul finire del XIX secolo negli Stati Uniti, e la prima industria italiana è stata la Salmoiraghi. La prima macchina da cucire verso il 1830, fu ideata da Thimonnier, che prese spunto dall’uncinetto e che realizzava un punto a doppia catenella, che aveva tuttavia il difetto di disfarsi troppo facilmemte.

Venne dunque ideato un nuovo sistema a doppia impuntura, dove i punti erano realizzati con un doppio filo, quello inserito nell’ago e quello della spola della navetta sottostante.

In Italia solo nel primo dopoguerra sorgono le prime industrie come la Borletti, la Visnova a Belluno e la Necchi, che raggiungerà grande successo anche oltre confine grazie alle soluzioni innovative e al design accattivante. Nel secondo dopoguera si producono modelli sempre più semplici e con maggiori abilità, maestre in questo furono le Borletti di Milano e le Necchi di Pavia.
Si affermano inoltre grandi aziende come la Sobrero, la Stucchi già a fine 800.

Nel 1940 iniziarono le prime attenzioni al design delle macchine da cucire, non più piccoli mobili su cui venivano installate le macchine da cucire e che contenevano la sua meccanica di funzionamento. Da questo decennio in poi, la loro struttura venne semplificata e le parti meccaniche chiuse da coperture di design resero la macchina da cucire non solo utile ma anche esteticamente gradevole, pur rimanendo sempre con linee molto semplici.

Le macchine da cucire si sono sempre più perfezionate: non solo capaci di cucire ma anche di realizzare ricami, sopraffili, imbastiture, rammendi e cuciture di bottoni.

Attualmente le macchine da cucire antiche sono tornate nelle case italiane come oggetti da collezione, soprattutto quelle di fine 800, con le tipiche decorazioni floreali. La macchina da cucire ha una storia antica che permette di ricordare un passato in cui le donne provvedevano anche in questo nella casa, una storia da guardare con dignità e rivivere con forza grazie alle vecchie macchine da cucire rispolverate dalle soffitte in cui da decenni erano relegate.